“Il punto è chiedersi ogni volta di nuovo quali errori analoghi stiamo commettendo in questo momento. Penso che ne dipenda il nostro modo di affrontare tragedie umane (non so perché dirle umanitarie: umane) che si consumano davanti ai nostri occhi, letteralmente. Perché oggi noi le vediamo dal nostro divano di casa, e non potremo più dire «non lo sapevo». E siccome le vediamo e giriamo la testa, o non la giriamo nemmeno, continuiamo a guardare e non muoviamo un dito, abbiamo definitivamente capito che anche quelli che dicevano «non lo sapevamo» – ad Auschwitz, alla Lubjanka, a Nanchino – stavano mentendo al mondo e a se stessi. ”
“Sii risoluto a fare ciò che devi; esegui senza fallo ciò che ti sei proposto.”
“È normale valutare un metodo e provarlo. Però fai qualcosa, inizia!”
“Il modo migliore di fare del bene a un povero, non è di rendere loro agevole la povertà, ma nel condurli o guidarli fuori da essa.”
“Se vuoi che si abbia un buon ricordo di te dopo la tua dipartita, scrivi cose che vale la pena di leggere o fai cose che valgano la pena di essere scritte.”
“Parla poco, fai molto.”