“Seni turgidi, gonfi come tazze dorate.M'hanno rubato il cuore quelle perverse occhiate.Tu, mia sola bellissima, non lasciarmi alla soglia.Concedimi il tuo miele, come un'ape ne ho voglia.Guarda come ti supplico stringendoti le mani:non esserecrudele, e il dubbio s'allontani.Ancora e ancora e ancora ti dirò il mio dolore,non posso più patire quest'agonia d'amore.”