“Il sopravvissuto abita il tempo negato a un altro essereumano. Dopo, custodisce in segreto domande impronunciabili. Perché sono vivo? Perché lui, lei, loro, e non io? Perché io? Occupiamo come abusivi uno spazio pieno di assenza. L’orologio col vetro rotto si ferma, mentre altre lancette continuano a segnare il tempo. Tu vivi ancora – lui, lei, loro no. Dopo, nel fondo piú oscuro, infiniti sensi di colpa. Colpa di esistere. È accaduto a te.”