“Leggere, scrivere, è dovere; viaggiare, è potere.”
“Guai a chi non sa viaggiare.”
“Incontrami per la città, mentre vago per la città, in cerca di qualcosa che non so, incontrami e sorridimi, poi va per la tua strada.”
“Il finto amico ti inviterà a fare un viaggioassieme a lui, dividendo le spese della benzina. Il vero amico, ti aiuterà invece a spingere la macchina, anche in salita, quando la benzina sarà finita.”
“Io non ho mai visto un albero scontento. Essi si aggrappano al terreno come se gli piacesse, e sebbene ben radicati, viaggiano tanto lontano quanto noi. Vanno vagando in tutte le direzioni con ogni vento, andando e venendo come noi stessi, viaggiando con noi attorno al sole per due milioni di miglia al giorno, e attraverso lo spazio, il cielo solo sa quanto velocemente e lontano!”
“Avevo trentasette anni, ed ero seduto a bordo di un Boeing 747. Il gigantesco velivolo aveva cominciato la discesa attraverso densi strati di nubi piovose, e dopo poco sarebbe atterrato all’aeroporto di Amburgo. La fredda pioggia di novembre tingeva di scuro la terra trasformando tutta la scena, con i meccanici negli impermeabili, le bandiere issate sugli anonimi edifici dell’aeroporto e l’insegna pubblicitaria della Bmw, in un tetro paesaggio di scuola fiamminga. È proprio vero: sono di nuovo in Germania, pensai.”
“Dal 1988 al 1996 la musica è diventata molto commerciale e mi sono un po' stufato, sono venuto in Italia in moto per fare un po' di mare e non sono più tornato indietro.”
“Nessuno torna in Congo se non è costretto a farlo.”
“Cambiano cielo, non animo, coloro che corrono al di là del mare.”
“Chi passa i marimuta il cielo, non l'anima.”
“Nell’ombra della notte si ritorna soli. È l’ora che preferisco per viaggiare in bicicletta, al raggio delle stelle su la strada vuota, per la bianchezza della quale l’occhio vede da lungi sicuramente. Dove si corre?”
“La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.”
“Fa scorrere il dito sul mappamondo di legno e pensa ai molti confini che non ha ancora attraversato.”
“Alle volte, per andare in un posto, si devono seguire zig-zag e serpentine e ci si deve prendere tutto il tempo che occorre. Più di quanto non sembri necessario. E, pure se i chilometri da percorrere sono pochi, se davvero si vuole arrivare fino alla meta, si deve essere pronti alla pazienza.”
“Capita di dover scendere dal convoglio, quando ancora la meta è lontana. E se il viaggio è una narrazione, quella fermata obbligata, quella pausa improvvisa, è come se mettesse fine a un racconto a cui si presta attenzione. Accade però altre volte che, proprio quella interruzione, proprio quel viaggio abortito, dia luogo a un altro percorso e a un’altra narrazione.”