“Lottavamo tutti per far accadere qualcosa: un matrimonio, un lavoro, un aumento, un consenso, un figlio, una macchina nuova, una nuova vita, un nuovo status eccetera. Avevo vissuto in quel modo frenetico, attivo, per più di trent’ anni e quando finalmente avevo cominciato a scricchiolare, mentre cercavo di controllare ogni cosa della mia vita, del mio lavoro e delle persone intorno a me, ero finito chissà come nella giungla della Malesia e per una intera settimana erano accaduti eventi sui quali non avevo il minimo controllo. E non lo avrei mai avuto. Eventi che mi avevano ricordato che ho dei limiti — limiti piuttosto gravi, nel grande disegno delle cose, e che non era affar mio cercare di controllare le cose come facevo, neanche se avessi potuto.”