“Devo scacciare la vanità con la vanità.”
“La migliore prevenzione contro la vanità è l'orgoglio.”
“I vantaggi del potere e di tutto ciò ch'esso procura, i vantaggi della ricchezza, degli onori, del lusso, sono il fine dell'attivitàumana finché non si raggiungono; ma, appena vi è pervenuto, l'uomo si accorge della loro vanità. Questi vantaggi perdono a poco a poco la loro seduzione, come le nuvole che non hanno forma e splendore se non viste da lontano.”
“I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essereperfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria.”
“Volete voi liberarvi da certi importuni che vi si chiamano amici? Chiedete un servigio che non appaghi la loro vanità.”
“Se una donna si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio.”
“Gli uomini non possono vedere il loro riflesso nell'acqua corrente, ma solo nell'acqua stagnante.”
“La vanità non è altro che l'esser sensibili alla eventuale opinione degli altri su di noi. L'orgoglio nell'essere insensibili ad essa.”
“Soltanto per vanità ci annoiamo con certe persone e ci divertiamo con altre.”
“Ciò che simboleggia meglio la vanità di tutte le cose, fama letteraria compresa, è il fiore di zucca: dura appena lo spazio di un giorno, poi appassisce e muore.”
“Devo dire che mi piaccio: sto bene dentro il mio sesso e dentro la mia testa.”
“È solo per un eccesso di vanità ridicola che gli uomini si attribuiscono un'anima di specie diversa da quella degli animali.”
“Noi siamo così vanitosi che ci preoccupiamo persino delle opinioni di coloro che non ci interessano.”
“Non vi è alcuna prova che Elisabetta abbia avuto molto gusto per la pittura; essa, però, ha amato i quadri che la raffiguravano.”
“I buoni propositi sono inutili tentativi di interferire nelle leggi scientifiche. Nascono dalla pura vanità e il loro risultato è un nulla assoluto. Ogni tanto ci regalano una di quelle emozioni voluttuose e sterili che hanno un certo fascino per i deboli: è tutto quello che se ne può dire. Sono semplicemente assegni che gli uomini emettono su una banca dove non hanno un conto corrente.”