“Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.”
“È tempo di riapprezzare il software originale: la carta.”
“Recito due film all'anno per pagare le spese e le tasse scolastiche. Il resto del tempo lo passo a scrivere, ma non è facile quanto recitare.”
“Per prima cosa, io non mi siedo alla mia scrivania per mettere in versi qualcosa che è già chiaro nella mia mente. Se fosse chiaro nella mia mente, io non avrei incentivo o necessità di scrivere a riguardo. Noi non scriviamo per poter essere capiti; noi scriviamo per poter capire.”
“Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa.”
“Benedetto Croce diceva che fino all'età dei diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono solo due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. E quindi io, precauzionalmente, preferisco definirmi un cantautore.”
“È tanto facileimmaginare un libro quanto è difficile scriverne uno.”
“Chi non prova nulla non può scrivere, ma se la gioia o l’orrore ci soffocano senza che noi riusciamo a dominarli, saremo egualmente incapaci di esprimerli.”
“Scrivere è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro e se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso. È uno dei lavori più pericolosi che ci siano, quando diventa così, ma anche uno dei più eccitanti.”
“Scrivere è un'attività per invalidi compiaciuti che sublimano nei libri la frustrazione di non riuscire a vivere.”
“Le fiaccole accendiamo a quei lirici ardori; Facciamo versi antichi su pensieri nuovi.”
“L'arte fa soltanto dei versi: solo il cuore è poeta.”
“- Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! Scriviamo!...dunque, hai scritto?- Peppino Caponi: Eh, un momento, no?- Antonio Caponi: E comincia, su!- Peppino Caponi: [Fra sé e se'] Carta, calamari e penna...”
“Le canzoni cambiano nella testa di chi le ha scritte, molto più velocemente che non nella testa di chi le ascolta.”
“Le canzoni appartengono a tutti, anche a chi le ha scritte.”