“Ti amo, per le infinitestrade del mondo,per i giorni di pioggiae l’accendersi lento del sole:tutte cose che vedo ricordandoti.”
“Un elefante non dimentica mai, ma che cos’ha da ricordare?”
“Giova il ricordo dei bei tempi.”
“Ciò che ricordiamo dall’infanzia lo ricordiamo per sempre - fantasmi permanenti, timbrati, inchiostrati, stampati, eternamente in vista.”
“Quando ti imbatti nel fantasma del tuo passatofelice, la consapevolezza di quanto hai perduto ti sommerge con un’ondata quasi insopportabile di rimpianto. Allora vuoi solo nasconderti in un luogo sicuro a leccarti le ferite, perché la tua anima è come un animale domestico, che il dolore ha reso selvatico.”
“Quando sei in galera passi un sacco di tempo a pensare chi andrai a trovare il primo giorno che sei fuori, il secondo e il terzo. Ma poi, quando esci, trovi che le facce della gente sono diverse da come te le ricordavi. Magari anche la tua è diversa. Ti auguri di trovarne una che non è cambiata, una faccia che ti riconosca: che sia come sempre è stata.”
“- Sam: Sai... quello che mi hai detto della mamma... non me l'avevi mai raccontato prima.- Dean: Non è nulla... oddio, non dirmi che dobbiamo abbracciarci, vero?”
“Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la dolcezza lo è ancora di più. La felicità non ci lascia cicatrici da mostrare. Dalla quiete impariamo così poco.”
“Le nostre memorie sono indici cartacei - consultate, e poi rimesse a posto in disordine, da autorità che noi non controlliamo.”
“I nostri ricordi sono indici d'archivio che vengono consultati e poi rimessi a posto in disordine da autorità che noi non controlliamo.”
“Quando indichiamo il momento piú felice della nostra vita, siamo anche consapevoli che si tratta di un passato remoto che non tornerà mai piú, e questo provoca in noi un grande dolore.”
“Ricordare è sapere ciò che vediamo. Sapere è ricordare quello che vediamo. Vedere è sapere senza ricordare.”
“In ogni bacio, oltre alle nostre bocche bagnate, alle nostre lingue, entrava in gioco qualcos’altro: i nostri ricordi.”
“Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore. Per non farle avvizzire, le bagno e le accarezzo dalla mattina alla sera: ricordo, ricordo, in modo da non dimenticare.”
“Che cosa vuol direleggere l’opera di un altro, in definitiva, se non appropriarsi pian piano dei suoi ricordi?”