“Che la realtà senza il suo scudoti prende a calci e sei perduto.”
“La cosiddetta realtà oggettiva appare diversa a seconda dei singoli individui che la percepiscono, la interpretano e poi la raccontano.”
“Gli angoli visuali incidono in modo determinante sulla rappresentazione, sulla narrazione e, in un sensopeculiare, sulla creazione stessa della realtà di soggetti diversi.”
“L’immaginazione occupa un ruolo centrale tale da consegnarci una vera e propria concezione del mondo, cui è sotteso il discorso radicale di un allargamento della nozione di realtà e di una corrispondente estensione della coscienza.”
“La scienza deve essere compresa nel suo significato più ampio, come un metodo per capire tutta la realtà osservabile, e non semplicemente come uno strumento per acquisire conoscenze specialistiche.”
“Curiosi del mondo nella sua complessità, se si trovano di fronte un evento che contraddice il loro punto di vista non solo non lo occultano ma lo mettono in risalto.”
“La frontiera dell'Invisibile è nella fede e non nella realtà.”
“E se invece da bambini possedessimo un talento speciale per vedere cose impossibili? E se nei primissimi anni delle nostre vite avessimo davvero la capacità di guardare oltre la realtà, di interagire con mondi invisibili, e poi invece perdessimo questa abilità diventando adulti?”
“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.”
“Quel che ci appare nel sogno richiama alcune immagini dipinte, che non hanno potuto essere rappresentate se non ad immagine delle cose vere e reali.”
“Non voleva mai guardare in faccia la realtà quando entrava in conflitto con la sua tranquillità.”
“Le persone sono abbastanza intelligenti da capire la differenza tra finzione e realtà.”
Non esistono due mondiseparati, due realtàdiverse, un mondo normale e uno paranormale... esiste un mondounico, che si può '"guardare" o "vedere".
“La base sociale della percezione è la certezza fisica che il mondo è fatto di oggetti concreti.”
“Nella vita come nell'arte, Totò era un signore, un vero principe. Ma recitava una parte anche quando faceva il generoso. Le sue mance da nababbo al ristorante sono rimaste famose, così come a Cinecittà tutti ricordano ancora i biglietti da mille che distribuiva con noncuranza.”