“La carità, un errore che invitava la plebe alla pigrizia.”
“La cattiva politica siamo noi.”
“Un popolo di amici è una nazione imbattibile.”
“Anche chi sta molto in alto deve temere chi è in basso.”
“Pietà per la nazione i cui uomini sono pecoree i cui pastori sono guide cattive.”
“Ora che il governo della Repubblica è caduto nel pieno arbitrio di pochi prepotenti, re e tetrarchi sono divenuti vassalli loro, a loro popoli e nazionipagano i tributi; noi altri tutti, valorosi, valenti, nobili e plebei, non fummo che volgo, senza considerazione, senza autorità, schiavi di coloro cui faremmo paura sol che la democrazia esistesse davvero.”
“Tutte le autorità ci lasciano abbaiare, affinché, esausti da questa attività, non possiamo mordere.”
“I nomi collettivi servono a fareconfusione. 'Popolo, pubblico...' Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri.”
“Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati...”
“La folla immancabilmente segue l'andazzo. Sono sempre i pochi che aprono la strada al progresso.”
Che cosa è il populismo? In politica è la tendenza di un soggetto a rivolgersi direttamente a un non meglio identificato "popolo", da lui considerato portatore di valori positivi in contrasto a una non meglio identificata "élite" (da noi diremmo "la casta", o "i poteri forti", "le sinistre", talvolta "le destre", spesso "i politici"...) portatrice di valori negativi.
“Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.”
“Nessuno ci ascolta, l'eco d'ogni voce schiaccia e confonde le parole dell'altro. E inutile pensare di poter ricorrere a referendum, azioni dimostrative, riunioni di piazza: tutte le nostre voci echeggiano nel deserto inascoltate.”
“Ma, o figliuolo! l'umanità geme al nascere di un conquistatore, e non ha per conforto se non la speranza di sorridere su la sua bara.”
“In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano, l'universalità che serve e i molti che brigano.”