“Il lavoro non disonora nessun uomo, ma ogni tanto gli uomini disonorano il lavoro.”
“Se la morte verrà a cercarmi io ci sarò!”
“La spada è levata ed io non posso rinfoderarla senza la vittoria o senza onore.”
“A chi stima l'onore assai, succede ogni cosa, perché non curafatiche, non pericoli, non danari. Io l'ho provato in me medesimo, però lo posso dire e scrivere; sono morte e vane le azione degli uomini che non hanno questo stimulo ardente.”
“Chi si vendica in modo che lo offeso non si accorga che el male proceda da lui, non si può dire lo faccia se non per satisfare allo odio o al rancore; piú generoso è farla scopertamente, ed in modo che ognuno sappia donde nasca; e si può interpretare lo faccia non tanto per odio e desiderio di vendetta, quanto per onore, cioè per essere cognosciuto per uomo di natura da non sopportare le ingiurie.”
“Io ho desiderato, come fanno tutti gli uomini, onore e utile; e n'ho conseguito molte volte sopra quello che ho desiderato o sperato; e nondimeno non v'ho mai trovato drento quella satisfazione che io mi ero immaginato; ragione, chi bene la considerassi, potentissima a tagliare assai delle vane cupiditá degli uomini.”
“- Ha ricevuto una stella d'argento per aver estratto un caporale da un Humvee in fiamme, perché?- Ero preoccupato che lì dentro avesse troppo caldo.”
“Come vi comportate, quando vi rendete conto che l'onore è una moneta senza più corso? Quando siete arrivati a credere, come Marco Aurelio, che l'opinione delle generazioni future non avrà più valore dell'opinione di quelle attuali? Resta possibilecomportarsi bene? È desiderabile comportarsi bene?”
“- Regina Gorgo: Ritorna con il tuo scudo o su di esso.- Re Leonida: Sì, mia signora...”
“Una lunga familiarità col termine ci fa sapere cos'è l'onore. È ciò che consente all'individuo di agire correttamente davanti alla compiacenza e alla codardia. È ciò che consente al soldato di morire solo, al prigionieropolitico di resistere, al cantante di cantare la sua canzone, difficilmente apprezzato, ai margini della strada.”
“Nessuno può adottare la politica come professione e continuare ad essere onorato.”
“Non c'è niente come il lavoro che ti renda onore.”
“Noi moriremo in questo paese e manterremo il nostro onore.”
“Lo stolto credeva che fosse un onore l'essere temuto.”
Qual è la cosa più difficile per chi vive a palazzo? Immaginare una vita diversa. Per esempio la propria vita fuori del palazzo. L’essereumano fa molta fatica a figurarsi una situazione del genere. Di solito prima o poi trova sempre qualcuno disposto a dargli una mano: peccato che talvolta ciò comporti la morte di molte persone. Eccoci al problema dell’onore in politica. De Gaulle fu un uomo d’onore. Quando perse il referendum, ripulì la scrivania, lasciò il palazzo e non vi fece più ritorno. Intendeva stare al governo con l’appoggio della maggioranza: quando la maggioranza gli rifiutò la fiducia, se ne andò. Ma quanti sono quelli come lui? Gli altri piangono ma non si muovono; opprimono il popolo ma non si spostano. Li cacciano dalla porta e loro rientrano dalla finestra; li buttano giù dalle scale e loro ricominciano ad arrampicarsi verso l’alto. Pur di restare, o di tornare, sono disposti a scusarsi, strisciare, mentire, civettare. Ti mostrano le mani immacolate: “Visto? Niente sangue”. Ma il fatto stesso di doverle mostrare li infama. Si rivoltano le tasche: “Guardate pure, non c’è quasi niente”. Ma l’umiliazione di essere ridotti a rovesciare le tasche, dove la mettiamo? Lasciando il palazzo lo scià piangeva. Piangeva anche all’aeroporto. Poi, nelle interviste, rivelò quanto denaro possedesse, aggiungendo che era molto meno di quanto si potesse pensare. Che pena, che squallore.