“Le piccole isole sono come grandiprigioni: non è possibileguardare il mare senza desiderare le ali di una rondine.”
“E guardavo le onde che venivano e tornavano indietro, sempre lo stesso, sempre lo stesso. Tutte con la voglia di arrivare e con la voglia di ritirarsi. Seduta di fronte al mare, a volte grigio, a volte verde, più che altro blu, quella distesa d'acqua che si muoveva e viveva, di acqua che parlava, mi portava via il pensiero e mi lasciava vuota.”
“Il Mediterraneo era uno spazio di pastori diventati capitani.”
“Il Mediterraneo deve tornare un mare senza sangueinnocente.”
“Il mare è un ristagno di pace violenta.”
“L'amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è più? Una follia segreta, un'acritudine che mozza il fiato, una dolcezza che ti tira su.”
“A mari inesplorati, spiagge insperate.”
“Lacrime e acqua di mare hanno lo stesso sapore.”
“Milano non avrà il mare, però ha il cielo in tinta con le case. I pittori risparmiano a ritrarla, non spendono in colori, basta il grigio.”
“Il mare affonda nella sua delusione,e le onde fuggono la riva sospirando.”
“Le sarebbe mancato il mare. E il tempo passato a guardarlo dalla nave. Più ancora le sarebbe mancato ciò che l’immensità dello spazio, l’indeterminatezza dell’orizzonte e le misteriose rotte tracciate dalle ali degli uccelli le avevano mormorato all'orecchio per il breve tempo della traversata: tutto è ancora possibile, ogni sogno può generare un progetto, ogni pensiero un’azione, ogni fantasia una scelta. E un nuovo inizio.”
“La passione è rapida a svilupparsi e rapida a svanire. L'intimità si sviluppa più lentamente, e l'impegno ancora più gradualmente.”
“Tutti i popoli marinari hanno avuto nell'animacapriccio, se non follia.”
“Chi ha il dominio del mare, ha il dominio di tutto.”
“Una sera che il vento era fortissimo e le onde giù, giù in basso, si abbattevano con grande foga sulla spiaggia, ritmate, costanti come fossero il respiro di un immenso essere, mi fermai a osservare un vecchio tronco d’albero che l’oceano prendeva e lasciava, facendolo ora galleggiare, ora rotolare sulla spiaggia. Pensai a me stesso come quel tronco. Quel tronco era il mio corpo e dall’alto, con serenità, lo guardavo ballare e perdersi nelle braccia di quel benevolo gigante.”