“Noi diciamo di affrontare la vita, perché la vita contiene salute e malattia, e affrontando la vita noi pensiamo di fare la prevenzione. Pensiamo di fare il nostro mestiere: di infermieri, di sanitari, di medici.”
Per poter veramente affrontare la "malattia", dovremmo poterla incontrare fuori dalle istituzioni, intendendo con ciò non soltanto fuori dall'istituzione psichiatrica, ma fuori da ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono.
“Dal momento in cui oltrepassa il muro dell'internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale [...]; viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione. Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell'individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell'internamento. L'assenza di ogni progetto, la perdita del futuro, l'essere costantemente in balia degli altri senza la minima spinta personale, l'aver scandita e organizzata la propria giornata su tempi dettati solo da esigenze organizzative che – proprio in quanto tali – non possono tenere conto del singolo individuo e delle particolari circostanze di ognuno: questo è lo schema istituzionalizzante su cui si articola la vita dell'asilo.”
“La noia è una malattia di cui il piacere è più spesso la causa che il rimedio.”
“Il dolore ci rende malati fisicamente e, visto che ci dobbiamo convivere tutti, il segreto è saperlo metabolizzare. Per evitare che ci uccida.”
“Chissà perché tutte le malattie mentali cominciano per PSI: psicopatico, psicotico...”
“I medici sarebbero in grado di studiare le cause di tutte le malattie umane e invece non studiano mai nulla, ma continuano a mantenere sempre e in ogni caso quell'atteggiamento di stupore dovuto alla loro pigrizia e alla loro assoluta mancanza d'interesse nei riguardi di tutte le malattie.”
“Medico: uno a cui affidiamo le nostre speranze quando malati e i nostri cani quando sani.”
“Amore: malattia temporanea curabile col matrimonio o sottraendo il paziente alle influenze che hanno scatenato la malattia... È talora fatale, ma più spesso per il medico che per il paziente.”
“Dottore. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.”
“1. Soltanto perché il medico sa come si chiama la tua malattia non vuol dire che sa che cos'è.2. Più vecchie e noiose sono le riviste nella sala d'attesa e più devi aspettare.3. Non si arriva mai all'ultimo giorno della cura con il numero giusto di pillole rimaste.4. Anche l'acqua è cattiva se ti ha detto il medico di berla.5. Le pillole da prendere ai pasti saranno le più schifose.6. Se sembra che tu stia meglio, è probabilmente il tuo medico che non si sente bene.”
“Il numero di malattie tra i dipendenti è direttamente proporzionale alla salute dell'azienda.”
"Che devo fare?", chiedo ai medici dei miei malanni. "Cammini - dicono - non smetta mai di camminare". "Ma è faticoso", dico. E loro: "Cammini anche con fatica e dolore". Così cammino, come dai primi anni della mia vita, come a noi uomini è toccato di fare dalla preistoria allo sbarco sulla luna, dove camminare sarebbe facile perché non c'è gravità, ma devi procedere a balzi. Quanto hanno camminato gli uomini!
“Non penso che dimenticheremo mai il giorno che Freddie ci disse della malattia. Ce ne andammo via da qualche parte con la morte nel cuore.”
“È stato particolarmente difficile guardare questo incredibile talento, un uomoforte, nel pieno della sua vita, disfarsi lentamente. La sensazione d'impotenza era incredibile.”