“Senza piccioli e rispetto sei il nulla mischiato al niente...”
“Sono un quinta elementare, ma per fare carriera in Cosa Nostra non c'è bisogno di una laurea.”
“L'hanno chiamata guerra di mafia. Non è stata una guerra, dottore. È stato un massacro.”
“Io ho fiducia in lei giudice Falcone, come ho fiducia nel vicequestore De Gennaro, ma non mi fido di nessun altro. Non credo che lo Stato italiano abbia veramente l'intenzione di combattere la Mafia. E l'avverto, signor giudice. Dopo questo interrogatorio lei diventerà famoso, ma cercheranno di distruggerla, fisicamente e professionalmente. Pure a mia faranno la stessa cosa. Non dimentichi che il conto che ha aperto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. È sempre del parere di interrogarmi?”
“Cosa Nostra è fatta come una chiesa: alla base ci stanno i soldati. I soldati sono organizzati in decine. Le decine sono comandate dai capidecine che sono le colonne. E le colonne reggono la cupola.”
“Chi sostiene il proibizionismo, sostiene (di fatto) gli interessi della mafia e della malavita.”
“La mafia non fa la vacanza, ti uccide d'estateci fanno una serie TV e tutto è già visto come un déjà vu.”
“Voglio vedere i clan ridotti alla fame e in galera.”
“Non accetto e non ammetto che si accosti il nome della Lega alla malavita organizzata. Punto.”
“Le pene della camorra sono certe e immediate, a differenza di quelle dello Stato.”
“Una delle cose che le organizzazioni temono di più è l’agire da uomini, l’agire con dignità, il non piegarsi, il non chiedere come un favore ciò che ci spetta di diritto.”
“Quando hai una condanna a morte dai clan speri che lo Stato ti tenga stretto il più possibile.”
“A farepaura non è l’uomo che scrive, sono le tante persone che ascoltano, gli occhi che leggono una storia, le tante lingue che la racconteranno.”
“Se si continua a credere che davvero camorra e 'ndrangheta e le altre organizzazioni criminali siano un problema meridionale, siano un problema relegato nei confini del mezzogiorno, è finita!”
“Camorra è una parola inesistente, da sbirro. Usata dai magistrati e dai giornalisti, dagli sceneggiatori. È una parola che fa sorridere gli affiliati, è un'indicazione generica, un termine da studiosi, relegato alla dimensione storica. Il termine con cui si definiscono gli appartenenti a un clan è Sistema.”