“Perché continuiamo a vivere anche se non succede nulla di nuovo, non si impara nulla di nuovo e non si trasmette ad altri nulla di nuovo?”
“Molti studiano come allungare la vita quando invece bisognerebbe allargarla.”
“Spesso il vivere a lungo non è un lungo vivere ma un lungo morire.”
“È uguale folliapiangere del fatto che di qui a cento anni non vivremo, quanto piangere del fatto che cento anni fa non eravamo vivi.”
“Gli stolti desiderano essere longevi e non godono della longevità.”
“Isola mia nutrice fu Tiro,Gadara mi generò,antica patria fra le genti di Siria.Fui caro alle Muse,nacqui da Eucrates,io Meleagro che un tempocorsi a gara con le Grazie di Menippo.Se sono siriano, perché ti stupisci?Il mondo, o viandante, è la nostra patria,un solo Chaos ha generato tutti i mortali.Grave d'anni ho inciso queste paroleprima di giungere a morteperché chi ha per vicinala vecchiaia è prossimo ad Ade.Ma tu rivolgi il saluto al vecchio ciarlieroe possa tu pure giungere a una vecchiezza ciarliera.”
“Spero di avere ancora molti anni davanti a me, perché sono molte le cose che ho ancora in mente di fare.”
“Dunque ipocritamente i vecchi invocano la morte, e criticano la vecchiaia e la lunghezza della vita: quando s'avvicina la morte, nessuno vuole morire, la vecchiaia non pesa più.”
“Quando si vive troppo a lungo, si perde il diritto di essere compatiti al momento della morte.”
“Tutti vorrebbero vivere a lungo, ma nessuno vorrebbe esserevecchio.”
“Una lunga vita può non essere buona abbastanza, ma una buona vita è lunga abbastanza.”
“Desidera non tanto di vivere a lungo quanto di vivere bene.”
“Per allungare la tua vita, diminuisci i tuoi pasti.”
“La nostalgia del futuro Oscar Niemeyer entrò nell’anno 2007 con cento anni di età e otto nuove opere in cantiere. L’architetto più attivo di tutti non si stancava di trasformare, un progetto dopo l’altro, il paesaggio del mondo. I suoi vecchiocchi non salivano verso l’alto del cielo che ci umilia, ma erano sempre nuovi per rimanere a contemplare, deliziati, la navigazione delle nuvole, che erano la sua fonte d’ispirazione per le successive creazioni. Là, fra le nuvole, lui scopriva cattedrali, giardini di fiori incredibili, mostri, cavalli al galoppo, uccelli dalle molte ali, mari che scoppiavano, spume che volavano e donne che ondeggiavano e nel vento si offrivano e nel vento se ne andavano. Ogni volta che i medici lo ricoveravano in ospedale, credendo che fosse arrivata la sua ora, Oscar ammazzava la noia componendo sambe, che cantava insieme agli infermieri. E così questo cacciatore di nuvole, questo inseguitore della bellezza sfuggente, si lasciò indietro il suo primo secolo di vita e continuò oltre le frontiere del tempo.”
“Una superstizione dura più di una religione.”