“Sono sposato da 20 anni: conosco la differenza tra un battibecco e dormire sul divano. Sono scomodi i divani.”
“Io non litigo. Semmai spiego.”
“Donne e uomini hanno bisogno del sesso per vivere insieme, è l'elemento che risolve ogni contrasto.”
“Gatto mammone! Mi sono accorto, sai? Fai finta de legge' er giornale... Ah! Sei una spia, sei. Vuoi cantare? Canta i salmi! Ti devo sopprimere, ti devo! Ah! Odo dei passi... Sei stato tu gatto mammone, hai cantato! Tieh! becca 'sto regaluccio... Io m'apposto...”
“- Wilbur Walsh: Avevo trovato lavoro come tagliaboschi a quel tempo. Era un ambiente duro, difficile: l'unicaamica fidata era la scure. Si viveva isolati, rintanati nei boschi come lupi, a tagliare e tagliare alberi dalla mattina alla sera. E così il sabato sera si scendeva al villaggio e... tra una bottiglia e una baldracca, una baldracca e una bottiglia, insomma, ci scappava la rissa del sabato... sa come succedono certe cose, lo sa no?- Capitano MacBride: No, io sono puritano! E non bevo!”
“Non gli andava di tornare a litigare come un tempo, ricordava bene come con Abigail parole e soprammobili volassero in fretta.”
“E' difficile non aver voglia di strangolare quelli con cui lavori per quattro anni di fila. ”
“- Clark: Se pensi che la mia amicizia sia così fasulla perché hai lottato tanto per conservarla!?- Lex: Perché volevo tutto quello che avevi: la famiglia, la vita semplice e serena, la fidanzatafedele, e se non altro mi sono portato via la parte che amavi di più! [Riferendosi a Lana]”
“E che ci posso fà io se... se... se ci stà la classe dei falchi e la classe dei passeretti, che non possono andà d'accordo fra di loro.”
“- Pasquale: Quante volte ti ho detto che quando ci sono io non dovete litigare?- Concetta: E certo, quando c'è l'uomo lasciate parlare l'uomo.- Felice Sciosciammocca: Ma perché Pasquale è uomo?- Pasquale: Perché non sò uomo io?- Felice Sciosciammocca: No dicevo perché Pasquale è uomo da litigare?”
“È qui infatti, nelle liti di cortile, che l'odioumano si raffina e si esalta fino a raggiungerevette insuperabili, diventa un assoluto. È l'odio puro: astratto, disincantato, disinteressato; quello che muove l'universo, e che sopravvive a tutto.”
“Bisogna cercare di impedire tra amici le lacerazioni, ma, se si verificano, bisogna comportarsi in modo che la fiamma dell'amicizia sembri essersi consumata da sola, e non che sia stata soffocata.”