“Vi è una affinità, una specie di massoneria tra tutte le personeintelligenti, per quanto antagonistiche siano le loro prospettivemorali.”
“Un intellettuale è un uomo che usa più parole del necessario per dire più di quanto sappia.”
“I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l'uomo che non accetta i pregiudizi ereditati, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza.”
“Gli intellettuali risolvono i problemi; i geni li prevengono.”
Vi è una possibilità di dirigere l'evoluzione psichica degli uomini in modo che diventino capaci di resistere alle psicosi dell'odio e della distruzione? Non penso qui affatto solo alle cosiddette masse incolte. L'esperienza prova che piuttosto la cosiddetta "intellighenzia" cede per prima a queste rovinose suggestioni collettive, poiché l'intellettuale non ha contatto diretto con la rozza realtà, ma la vive attraverso la sua forma riassuntiva più facile, quella della pagina stampata.
“Senza la libertà che i nostri antenati conquistarono per noi dopo dure lotte, non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. Solo gli uominiliberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di esserevissuta.”
“Scrittore: razza di intellettuali con pubblicolimitato e presunzione infinita.”
“Guardatevi dal tempo in cui Dio scatenerà un pensatore su questo pianeta.”
“Suppongo che ogni vecchiostudioso abbia avuto l'esperienza di leggere in un libro qualcosa che è stata significativa per lui, ma che non ha mai più potuto ritrovare. Egli è sicuro di averlo letto lì, ma nessun altro lo ha letto, né riesce a trovarlo di nuovo, anche se compra il libro e ne saccheggia ogni pagina.”
“ Càpitano in libreria col loden verdeil cappello chinato sopra i librisfogliano pagine, talvolta appena un cennoa un loden di un banco più lontanointellettuali a Milano.”
“I frigidi pensatori che con le loro pietre filosofali, le loro astrazioni, le loro masturbazioni mentali, sfruttano il nostro bisogno di dare un senso alla vita e invece di nutrire l’intelligenza concimano la cretineria.”
“Fate attenzione all'artista che è anche un intellettuale: è l'artista che è di troppo.”
“Nella primavera del 1944, dopo la famosa 'svolta', Togliatti era a Salerno ministro nel governo presieduto dal maresciallo Badoglio. Un giorno il ministro degli Esteri, che era Carlo Sforza, chiese che il governo lanciasse un pubblico appello agli italiani delle due parti del fronte per salvare la patria divisa e sofferente. Tutti furono d'accordo e senza eccedere nell'immaginazione diedero incarico di scrivere l'appello a Benedetto Croce, considerato come il più alfabetizzato del gabinetto. Croce si consultò con Sforza: che tono tenere? E se Togliatti farà le sue obiezioni? Niente paura disse Sforza che era un esperto diplomatico. Croce carichi pure il linguaggio, se Togliatti obiettava ci avrebbe pensato lui, Sforza, a trovare un punto di compromesso. Così nella seduta successiva del Consiglio dei ministri Croce lesse l'appello e tutti attesero l'intervento del comunista, che sembrava immerso in una profonda riflessione. A un certo punto chiese la parola. Ecco, ci siamo si scambiarono un'occhiata Croce e Sforza. Togliatti cominciò così: 'È un buon documento; sì, proprio buono, all'altezza della situazione. Ho solo un'osservazione da fare (tutti attenti, adesso ci siamo): non si mette il gerundio all'inizio di una frase; ce lo ha insegnato il nostro don Basilio; non è vero, don Benedetto?' concluse rivolgendosi a Croce. Il richiamo al grande purista napoletano Basilio Puoti impediva qualsiasi replica.”
“Le teste pensanti più illuminate sono convinte da lungo tempo che i talebani non verranno mai sconfitti solo sterminandoli.”
“L'umiltà, rara tra i dotti, è ancor più rara fra gli ignoranti.”