“La felicità è una storia tra sé e sé. Dici a te stessa ti amo e sei una ragazza straordinaria. Puoi farlo, aggiungi. Cosa? Quello che vuoi. E ci riuscirò? Naturalmente. Non dar retta agli altri. È così che ci si deve parlare per essere felici.”
“Non sarai mai completo se non presti attenzione alle persone…”
“Io mi sentivo azzurra da tempo ma senza quel documento non avrei potuto partecipare ai Mondiali in Perù.”
“Mi definirei una afro-italiana: un'appartenenza non esclude l'altra.”
“Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso.”
“Io sono uno che viene dal popolo. Ho fatto una fatica enorme per arrivare dove sto. E poi conduttori si nasce: non si diventa.”
“L’adulatore dice senza pensarle le cose che l’adulato pensa di se stesso senza dirle.”
“Ho un cervello da uomo in un corpo da donna, che non so se sia un bene, forse era meglio il cervello da donna in un corpo da uomo, ma è andata così.”
“Segui il tuo istinto e non lasciare che le opinioni che gli altri hanno su di te diventino quello che pensi tu di te stesso.”
“È una sensazione vagamente dolce, quando aderisci all'immagine che ti danno gli altri: come un dolore che sta passando sotto l'effetto del farmaco. Ti arrendi a essere un poco meno di quello che sei. Che già la vita ce ne dà troppe occasioni, di sentirci diversi dagli altri e soli come cani.”
“L’immagine ideale di sé diviene quella che consente ai ragazzi di essere notati, accettati, amati: è l’immagine del consenso.”
“Una definizione di me stesso? È come domandare la definizione dell'infinito.”
“Cerco di identificarmi con gli atomi e mi chiedo che cosa farei se fossi un atomo di Carbonio piuttosto che uno di Sodio.”
“Il migliore bagaglio di un uomo è commettere qualsiasi porcata senza guastare la propria sistemazione interiore.”
“Con qualunque persona io parli, insomma, ho bisogno di farmi una faccia speciale adatta a una qualche particolare debolezza di detta persona, con evidente pregiudizio di quella che potrebbe essere la mia faccia vera. Sono così anche riuscito a non saper più quale sia questa mia faccia. Che magari non c'è neanche.”