“Il Rio Indio era il fiume, che per la sua imponenza, da tempo immemorabile era chiamato «Il Grande Padre». E non a torto. Uomini, animali e piante – per chilometri e chilometri dove lui passava – potevano essere considerati figli suoi.”
“La passione è rapida a svilupparsi e rapida a svanire. L'intimità si sviluppa più lentamente, e l'impegno ancora più gradualmente.”
“Quanto più uno vive solo, sul fiume o in aperta campagna, tanto più si rende conto che non c'è nulla di più bello e più grande del compiere gli obblighi della propria vita quotidiana, semplicemente e naturalmente. Dall'erba dei campi alle stelle del cielo, ogni cosa fa proprio questo; c'è tale pace profonda e tale immensa bellezza nella natura, proprio perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti.”
“I fiumi mi han sempre attirato. Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia.”
“Il Mekong era piatto e senza drammi, l’acqua densa, con la superficie a volte mossa da grandi bolle di fango. Si scivolava via lenti fra le due sponde che erano l’essenza di quella contraddizione che dentro di me avrei tanto voluto risolvere: a sinistra la sponda laotiana con i villaggi di capanne all’ombra delle palme di cocco, le barche a remi ormeggiate al fondo di semplici scale di bambù e, la sera, i bagliori teneri delle lucine a olio nel silenzio; a destra, la sponda thailandese: luci al neon, la musica degli altoparlanti e il rombare lontano dei motori. Da una parte il passato da cui tutti vogliono strappare i laotiani, dall’altra il futuro verso cui tutti credono di dover correre. Su quale sponda la felicità?”
“Il tempo è soltanto il fiume dove vado pescando.”
“Il fiume che si svena alla sua foce,la sera che s'incenera e si sfa.”
“Il fiume è misterioso e nasconde sempre qualcosa di così pauroso da dare i brividi. Anche se nelle giornateserene scorreva con un mormorio tranquillo e il sole, brillando sulla riva, faceva risplendere il verde delle piante, chissà perché avevo la sensazione che fosse legato a qualcosa di nero, profondo e spaventoso.”
“La paura che suscita il fiume è l’insondabilità e la spaventosità dello scorrere del tempo.”
“I torrenti caotici fanno discorsi che arrivano al cuorementre le bianche nuvole giocano al nulla.”
“È l’odore di nebbiache mi rassicura.Sto nelle schiene verdidella mia terradove la Brentaha rami limpidie vocisilenziose.”
“Sono andato laggiù col fiume,in un momento di noia le barchele reti si sono lasciate toccare.”