“Le passioni esasperate sbolliscono presto.”
“Nello scrivere tenetevi lontani da ogni eccesso di stile e di passione e farete cosa utilissima e onestissima.”
“Le passioni sono difetti o virtù, solamente se portate all'estremo.”
“Colui che parla troppo non può parlare bene.”
“Lasciando agli Europei la follia, ch'io deploro, Di accellerar coi cibi il fin de' giorni loro.”
“Un sovraccarico dell’attenzione indebolisce il controllo mentale.”
“la mente faticata dalle pagine,il cuore devastato dall’indaginesente la voce delle cose prime.”
“Non spinger mai all'estremo né il male né il bene. Un antico sapiente ridusse tutta la sapienza alla semplice moderazione. Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro. Anche nel godimento no s'ha da giunger mai all'estremo. Lo stesso ingegno si esaurisce, se lo si sfrutta troppo, e chi vorrà torchiare tirannicamente caverà sangue in luogo di latte.”
“La ricchezza può essere buon condimento nel banchetto della vita; ma tristo quel commensale cui essa sia tutt'insieme condimento e vivanda.”
“Non c'è niente di male ad esserericchi. Il problema è se la ricchezza prende il sopravvento.”
“I romantici hanno sempre paura di non essere all’altezza delle aspettative. E le loro aspettative sono sempre eccessive.”
“Ci sono persone che parlano, parlano... finché finalmente trovano qualcosa da dire.”
“Regolanumero sette: dare molti particolari, quando si mente.”
“Il sistema post-totalitario è ossessionato dal bisogno di legare ogni cosa con un regolamento. La vita in esso è percorsa da una rete di ordinanze, avvisi, direttive, norme, disposizioni e regole (non per niente lo si definisce un sistema burocratico). Buona parte di queste norme sono lo strumento diretto della globale manipolazione della vita, tipica del sistema post-totalitario: l’uomo è solo l’insignificante ingranaggio di un meccanismo gigantesco; il suo valore è limitato alla funzione che in esso svolge; impiego, alloggio, movimenti, espressioni sociali e culturali, tutto deve essere il più possibile abbottonato, codificato e controllato. Ogni deviazione dal percorso prestabilito è bollata come errore, arbitrio e anarchia. Dal cuoco del ristorante che senza il permesso dell’apparato burocratico, difficilmente ottenibile, non può cuocere per gli ospiti qualche specialità che si discosti dalle norme statali, al cantante che senza l’autorizzazione dello stesso apparato non può cantare in un concerto la sua nuova canzoncina, sono tutte persone legate, in ogni manifestazione della loro vita, dal filo burocratico delle ordinanze che nel loro insieme sono il regolareprodotto del sistema post-totalitario il quale sempre più saldamente incatena tutte le intenzioni della vita nello spirito del proprio intento: gli interessi dell’«automatismo» ben lubrificato.”
“Se fossi felice ogni singolo giorno della tua vita non saresti un essereumano, ma l'ospite di un quiz televisivo.”