“Rispetto all'esistenza di un uomo che viva cento anni senza prendere in considerazione la legge suprema, è preferibile un solo giorno di vita di colui che invece la rispetta.”
“E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?”
“Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.”
“Dio, gigantesco eufemismo.”
“Solo l'infelicità è degli uomini, la disperazione è di Dio.”
“Vivere in incognito, come Dio.”
“Se Dio esiste chi è? Se non esiste, chi siamo?”
“Com'è difficile, Dio.”
“E se fossimo solo il Suo peccatooriginale, l'infrazione, la mela che non doveva mangiare?”
“Meno credo in Dio più ne parlo.”
“Il grande Dio aveva semplicemente troppe frecce al suo arco per i miei gusti, era troppo giusto e potente. Non volevo essere perdonato o accettato o trovato, volevo qualcosa meno di questo, qualcosa che non fosse troppo: una donna di media bellezza di spirito e di corpo, un'automobile, un posto dove stare, qualcosa da mangiare e non troppi mal di denti o gomme a terra, nessuna lunga malattia prima di morire; anche una televisione con cattiviprogrammi sarebbe andata bene, e un cane sarebbe stato carino, e pochissimi buoni amici e un buon andamento dell'intestino, e abbastanza da bere per riempire lo spazio fino alla morte di cui (per un codardo) avevo pochissima paura.”
“Come può certa gente essere così certa che Dio esiste mentre altra è sicura di no? E poi se non credi in niente non è anche quello un credo? Trallalà.”
“Oh dio onnipotente. quando invaderemo la Tua eccelsa reggia giudia, fra i tuoi angeli timbracartellini, voglio udire una volta la Tua voce che invoca PIETÀ e misericordia PER TE STESSO e per noi e per quel che lì faremo.”
“Come m’immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.”
“O.K., Signore, diciamo pure che esisti. Sei stato Tu a mettermi in questa situazione. Vuoi mettermi alla prova. E se io mettessi Te, alla prova? E se io decidessi che non esisti? Mi hai messo in un bel guaio, tra i miei genitori e questi foruncoli. Io credo proprio di averlo passato, l'esame. Sono più forte di Te. Se Ti degni di scender giù, adesso, Ti sputo in un occhio, ammesso che Tu ce li abbia, gli occhi. E il culo? Ce l'hai il culo? La fai la cacca? Quel prete non ha mai voluto rispondere a questa domanda. Ci ha detto di non dubitare. Dubitare di che? Io penso che Tu abbia esagerato con me, e allora Ti chiedo di scender giù, di farTi vedere, perché voglio anch'io metterTi alla prova! Aspettai. Niente. Aspettavo Dio. Continuai ad aspettare. Poi mi addormentai, credo.”