“Se Gesù fosse stato ucciso venti anni fa, i bambini delle scuole cattoliche porterebbero delle piccole sedie elettriche intorno al collo invece delle croci.”
“Niente di male col crocifisso in aula. Ma non dovrebbe stare dietro le spalle dei giudici. Lì lo vede solo il giudicabile ed è portato a credere che lo ammonisca a lasciar perdere ogni speranza (simbolo non di fede ma di disperazione). Va messo in faccia ai giudici, ben visibile nella parete di fronte, perché lo considerino con umiltà mentre giudicano e non dimentichino mai che incombe su di loro il terribile pericolo di condannare un innocente.”
“Gesù, umile e mite di cuore, non si è mai imposto a nessuno, mentre noi abbiamo la pretesa di appenderlo sul muro delle classi e degli edificipubblici.”
Con il crocifisso di Gesù, unico mediatore tra Dio e gli uomini, unicosacerdote, i cristiani con i loro pastori devono smascherare le disumanità, con la capacità di destare il salutare "scandalo" dell'Evangelo; devono avere il coraggio della denuncia profetica contro tutte le ingiustizie, con vigilanza e istanza critica, contro i rischi dell'assurgere del poterepolitico ed economico a idolo.
“In uno Stato laico, appendere un simboloreligioso, quale il Cristocrocifisso, vuol dire non rispettare una società diventata multietnica, multiculturale e multireligiosa.”
“Chi difende il crocifisso non rispetta la sua stessa religione.”
È un credo assai strano. Molti cristiani portano delle croci attorno al collo. Credete che quando Gesù tornerà vorrà vedere una fottuta croce? Forse è per questo che non si è fatto ancora vedere: "Cavolo, indossano ancora le croci. Fanculo, io non ci vado, Papà!".
Dopo l’editto di Costantino, il vescovo di Alessandria fu invitato a inaugurare il tribunale della città e i giudici gli fecero subito notare il grande crocifisso appeso sopra il banco della corte.- Avete dimenticato qualcosa – osservò il vescovo.- Che cosa?- Di mettere sotto la croce la scritta: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
“I crocifissi sono sexy perché hanno un uomonudo sul davanti.”
“Nei tempi antichi, barbari e feroci,i ladri s'appendevano alle croci:ma nei presenti tempi più leggiadri,s'appendono le croci in petto ai ladri.”
“Se gli insegnanti non sono dei vampiri, perché in tutte le aule sono appesi i crocifissi?”
“Parlare di potenza e di forza, per il cristiano, significa fare riferimento alla potenza della Croce e alla forza dell’amore di Gesù: un amore che rimane saldo e integro, anche di fronte al rifiuto, e che appare come il compimento di una vitaspesa nella totale offerta di sé in favore dell’umanità.”
A coloro che anche oggi “vogliono vedere Gesù”, a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita e forse ha perso la fede; a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente; a tutte queste persone possiamo offrire tre cose: il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera. Il Vangelo: lì possiamo incontrareGesù, ascoltarlo, conoscerlo. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sé stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna.
“Chi guarda la Croce di Cristo non può non vedere la sorprendente gratuità dell’amore.[...] E’ proprio nel fallimento del peccato - il peccato è un fallimento - nel fallimento delle ambizioni umane, lì c’è il trionfo della Croce, c’è la gratuità dell’amore.”
Di fronte alla Croce di Gesù, vediamo quasi fino a toccare con le mani quanto siamo amati eternamente; di fronte alla Croce ci sentiamo "figli" e non "cose" o "oggetti".