“In casi di crisi che obbligano la gente a scegliere tra varie linee di condotta, la maggioranza sceglierà la peggiore possibile.”
“La crisi è quando non puoi più dire 'lasciamo perdere'.”
“In tempo di crisi, i saggi fanno ponti e gli stupidi innalzano barriere.”
“Cerca di rilassarti e goditi la crisi.”
“Penso molto al passato e, secondo me, nell'anno dello scioglimento degli Wham! e lo scoppio dello Shuttle Challanger, nel 1986, la gente ha smesso di sognare e la crisi di oggi è colpa di quell'anno lì, in cui successero davvero molte cose che hanno cambiato, in peggio, il mondo, sotto tutti i punti di vista.”
“Avete scommesso sulla rovina di questo paese. E avete vinto.”
“C'è crisidappertutto si dice cosìe lo leggo sui visinon è colpa solo del lunedìsono nutellate di delirie code e colpi di tossee tu non piangi e non ridivivi come se niente fosse.”
Quando entro in crisi, mio figlio mi dice: "Mamma, non puoi fare così. Non sei come una delle donne che interpreti sullo schermo che possono mettere da parte la realtà!
“In questo climaavvelenato di scandali giudiziari e di evasioni fiscali, di dissolutezze e di corruzioni, di persecuzioni della miseria e di indulgenti silenzi per gli avventurieri di alto bordo, in questa atmosfera di putrefazione che accoglie i giovani appena si affacciano alla vita, apriamo le finestre: e i giovani respirino l’aria pura delle montagne e risentano ancora i canti dell’epopea partigiana.”
“Guardiamoci senza mai dimenticarci di guardarci dentro gli occhic'è un vento così forteche ci porta via.”
“La durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori.”
C’è una prova infallibile per capire al volo se chi parla o scrive ha capito dove ci troviamo. Ed è quando, prima o poi, inesorabilmente, nella soluzione proposta appare la parola “sviluppo”. Ecco: qui cascano tutti gli asini, anche i più intelligenti. Qui cascano quasi tutti gli economisti, che maneggiano la parola “sviluppo” con la stessa insensata sbadataggine con cui un bambino potrebbe toccare una pistola carica.
Perché non siamo in una delle “solite crisi”? Perché non è “soltanto” una crisi economica. Perché non è “soltanto” una crisi energetica. Perché non è “soltanto” una crisi demografica. Perché non è “soltanto” una crisi climatica, ambientale, ecologica. Perché non è “soltanto” una crisi dell’acqua. Perché non è “soltanto” una crisi dei rifiuti. Il perché di fondo risiede nel fatto che tutte queste crisi sono strettamente interconnesse.
“L’Europa è immersa in una crisi senza precedenti dalla Seconda guerra mondiale. È il più illustre esempio, su scala continentale, di eterogenesi dei fini.”
“Le rivoluzioni avvengono con la massima frequenza quando un periodo di progressieconomici e sociali è seguito da un brusco rovescio. A ribellarsi generalmente non sono quindi le persone oppresse da sempre, che finiscono per considerare la loro indigenza quasi parte dell’ordinenaturale delle cose, ma invece quelli che hanno potuto almeno assaggiare una vita meno dura:”