“C'era un tempo che, come l'aurora nobilmente m'incitava, così il tramonto mi portava sollievo. Ora non più. Questa bella luce non mi rischiara più, ogni bellezza mi è d'angoscia, dacché non posso più goderla. Dotato della percezione superiore, mi manca la bassa potenza di godere: sono dannato così nel modo più sottile e più perverso; sono dannato in mezzo al Paradiso!”