“Alcune barzellette si scrivono proprio da sole.”
“Non vi è nulla di così rivelatore del carattere di una persona che le barzellette che la indignano.”
“Un fisico, un ingegnere e un matematico se ne vanno in treno per la Scozia, quando dal finestrino scorgono una pecora nera. - Ah! - dice il fisico - vedo che in Scozia le pecore sono tutte nere! - Hmmm... - replica l'ingegnere - Possiamo solo dire che qualche pecora scozzese è nera... - No! - conclude il matematico - tutto quello che sappiamo è che esiste in Scozia almeno una pecora con uno dei due lati di colore nero...”
“Io non mi sento offesa da tutte le barzellette sulle biondestupide perché so che non sono stupida... e so anche che non sono bionda.”
“Io sento un sacco di barzellette sui miei capelli, principalmente da uomini che non ne hanno affatto.”
“Ci vuole un'operazione chirurgica per far comprendere una barzelletta al cervello di uno scozzese.”
“Se non c'è Dio, è un terribile spreco di una buona barzelletta.”
Ah, vi divertite a raccontare barzellette, a ridere e scherzare, eh? A stronzeggiare come un mucchio di scolarette alla ricreazione. Vi dico io una barzelletta: ci sono sei ragazzi chiusi al fresco, a San Quintino, che si chiedono come cazzo ci sono finiti. "Dove abbiamo sbagliato?", "Cosa avremmo dovuto fare?", "Cosa non abbiamo fatto?", "Colpa tua!", "Colpa sua!"... stronzate del genere. Finché a qualcuno viene un sospetto: "Ehi, un momento! Mentre si preparava il colpo non facevamo altro che ridere e stronzeggiare.". È arrivato il messaggio?
“Una barzelletta, anche se non fa ridere, non è mai così profondamente gustata o rapidamente applaudita come durante un processo per omicidio.”
“La battuta è un lampo, e andrebbe consumata lì al banco.”