“Mi è difficile pensare di affrontare un’esperienzaimportante senza un bar nelle vicinanze.”
“Al barista che ha servito una tazzina di caffè sporca di rossetto: «Se mi ci mette anche due ciglia finte me la porto a ballare!»”
- Philip: Willy, come sei arrivato a 2000 Dollari di parcheggi non pagati se ti ho detto di dar via quella macchina mesi fa?- Willy: A dir la verità io me ne sono sbarazzato, l'ho data a un mio amico. Senti zio Phil, ti giuro che io non c'entro niente con quei parcheggi.- Philip: La vedi questa lista, eh? La vedi? "Stafis il re del gelato", "Big ban barbeqieu", "Da Alice regina del nudo d'autore": come lo chiami questo?- Willy: Un venerdì sera da sogno. Posso... posso vederla, zio? [Leggendo i nomi dei locali] Un momento, zio Phil, sono i locali che frequenta Jazz! È lui che non paga i parcheggi, non io.- Philip: Aaah!- Willy: Dico sul serio! Quando lo vedo lo strozzo! Ma come è potuto andare dalla regina del nudo senza di me?
“- Ben: Be', gli manderemo un assegno. Non vorrei che subissero un danno. Dopo tutto non si mangia mica male qui.- Kid: Sì ma il servizio non è un granché.”
“Le osterie sono un bene universale.”
“Chi fa l'oste deve far buon viso a tutti.”
“La bettola è un porto di mare.”
“Ostessa bella conto caro.”
“Il caffè viennese rappresenta un'istituzione speciale, non paragonabile a nessun'altra al mondo. Esso è in fondo una specie di club democratico, accessibile a tutti in cambio di un'economica tazza di caffè, dove ogni cliente, versando quel modestissimo obolo, ha il diritto di starsene per ore a discutere, a scrivere, a giocare alle carte, ricevendo la posta e divorando soprattutto un illimitatonumero di giornali e di riviste.”