“Con la caduta del muro di Berlino e il suo trionfo nella Guerra Fredda, l’America non aveva più alcun ritegno a mostrarsi come si sentiva: la più alta realizzazione dell’uomo, la più grande potenza mai esistita sulla Terra. Quel concentrato di arroganza produceva ormai una civiltà che non conosce limiti, che sente come naturale il diritto a imperare sugli altri e che non teme di «distruggere per salvare», come ebbe a dire quel generale americano in Vietnam, dopo aver raso al suolo un intero villaggio per liberarlo dai Vietcong.”