“La differenza tra l’aforisma e la poesia è che l’aforisma dichiara prima la sua conclusione. Si tratta di una forma senza tensione, e quindi allo stesso tempo perfetta e perfettamente superflua. Non c’è strada, non racconto, nessun desiderio.”
“L’aforisma è l’articolazione razionale di un’isteria fugace.”
“La freddezza lapidario dell’aforisma lenisce un dolore o una lamentela molto meglio di quanto faccia la poesia. Si erige una pietra sopra ogni male individuale.”
“Il poema è una forma di parole che annuncia il proprio significato; né più, né meno. Lo stesso vale per l’aforisma, con la differenza che tutto quello che di esso esiste è l’annuncio.”
“Quanti aforisti ci vogliono per sostituire una lampadina? Quanti aforisti ci vogliono per sostituire una lampadina?… E via di seguito con la nostra piccola antipoesia, con l’orecchio appoggiato alla cassaforte del verso mentre cerchiamo le combinazioni, provando il corsivo con una parola, poi con quella successiva, sino a quando non sentiamo qualcosa cedere all’interno…”
“L’aforisma è nessuno che parla con nessuno; è meno letto che ascoltato di nascosto. Dio solo lo sa, quasi non è ancora stato scritto, e io già lo disconosco.”
“L’aforisma è un brevespreco di tempo. La poesia è un completo spreco di tempo. Il romanzo è un monumentale spreco di tempo.”
“Perché così tanti aforismi sugli aforismi? Solo una formica è in grado di correggere i costumi di una formica.”
“Malgrado i nostri tentativi di infondere in essi un gusto, qualunque esso sia, gli aforismi si rivelano tutti così… generici; danno tutti l’impressione di essere stati pronunciati dal medesimo dio minore irascibile e non emancipato.”
“L’aforisma: troppo e troppo presto, o troppo poco e troppo tardi, eppure mai abbastanza per il momento presente.”
“La verità poetica ha luogo nel momento in cui, nel costanteperfezionamento di una forma di parole, esse smettono di essere parafrasabili, ma non sono ancora diventate puramente oracolari. Così, forse, questa è una definizione dell’aforisma, suo fratello privo di talento e affetto da sordità tonale.”
“Più una forma è breve, maggiore è la nostra aspettativa riguardo al significato – e maggiore è la sua capacità di deluderci. Un libro di aforismi è un vocabolario di delusioni. L’unica virtù della forma è la brevità; quantomeno, i lettori non possono pensare seriamente di avere sprecato il tempo per causa sua.”
Stamani mi sono concesso un sorriso davanti a una lettera che fa innocentemente riferimento al “mio amore per la forma aforistica”. Santocielo… pensate davvero che se avessi realmente scelta, scriverei cose simili? Occupiamo i margini in virtù del fato, non della lealtà.
“Leggere diligentemente un libro di aforismi nella sequenza in cui sono stampati ha senso come mangiare le cipolline di un grosso barattolo nella sequenza in cui si presentano; e nessuno dovrebbe cercare di finire l’uno o l’altro in una volta sola.”
“Un libro di aforismi non ha la pretesa di coinvolgere il lettore in una sorta di dialogo, a giudicare dal suo tono di asseverazione implacabile, esso non ha opinione su di loro. Quello che il lettore percepisce è una sorta di disprezzo ultimo, quello dell’inchiostro per l’uomo, del minerale per l’animale.”