“Col tempo finiamo con l'odiare ciò che spesso temiamo.”
“Come la vita si sviluppa con terrore, anche la sua letteratura si sviluppa con terrore.”
“Tieni le tue paure per te stesso, ma dividi il tuo coraggio con gli altri.”
“Avevo un professore di lingue che diceva che è la capacità dell'uomo di usare il linguaggio quella che fa di lui la specie dominante del pianeta. Questo può essere vero. Ma io penso che ci sia un'altra cosa che ci separa dagli animali. Noi non abbiamo paura degli aspirapolvere.”
“Ho visto la testa del Conte sporgere dalla finestra. Non vedevo il viso, ma sapevo che era lui dal collo e dal movimento del dorso e delle braccia. Ad ogni modo, non potevo certo sbagliarmi: erano proprio le sue mani, avevo avuto modo di studiarle a lungo. Dapprima ero incuriosito, quasi divertito; è strano come un fatto anche minimo possa incuriosire e divertire un uomo, quando è prigioniero. Ma i miei sentimenti si sono mutati in repulsione e terrore quando ho visto tutto il corpo emergere lentamente dalla finestra e cominciare a strisciare lungo il muro del castello, sospeso su quell'orrido, a faccia in giù, col mantello che si apriva tutto intorno a lui a formare due grandi ali. Dapprima non credevo ai miei occhi. Ho pensato che fosse uno strano effetto della luce lunare, o dell'ombra. Ma ho continuato a guardare, e non poteva essere un'illusione. Ho visto le dita delle mani e dei piedi avvinghiarsi agli angoli delle pietre, denudati della malta dal logorio degli anni, e sfruttando ogni sporgenza e sconnessura muoversi verso il basso a notevole velocità, proprio come una lucertola su un muro. Che razza d'uomo è questo, o che razza di creatura con sembianze d'uomo? Sono sopraffatto dal terrore di questo luogo orribile. Ho paura — una paura opprimente — e per me non c'è via di scampo; sono circondato da orrori ai quali non oso neppure pensare.”
“Un nosferatu non muore come ape dopo che ha punto. Diviene solo più forte, e così più forte, ha ancora più potere per operare male. Questo vampiro che è tra noi ha, da solo, la stessa forza fisica di venti uomini. Sua astuzia è più che mortale perché sua astuzia cresce con passare di anni. Ha ancora aiuto di necromanzia, che è, come sua etimo logia dice, la divinazione per mezzo di morti, e tutti i morti che lui può avvicinare sono a suo comando. È bestiale, anzi più che bestiale! È demonio insensibile, senza cuore. Entro certi limiti può apparire quando e dove vuole e in una qualsiasi di sue forme. È anche in grado di dirigere gli elementi in sua zona di influenza: la tempesta, la nebbia, il tuono. Ha il dominio di tutti gli esseri più bassi: il topo, la civetta e il pipistrello e poi la falena e la volpe e il lupo; può crescere e diventare piccolo; a volte può sparire e diventare invisibile.”