“Chi sei tu che usurpi quest’ora notturna e insieme la figura alta e guerriera in cui la maestà del re danese, ora sepolto, marciò un giorno? Parla, perdio, parla dunque!”
“Gli uomini non ripongono mai la loro felicità in ciò che sono, ma in ciò che sperano di divenire; e non so se sia per questa illusione che essi non possono mai raggiungere la felicità, o se, appunto perché sanno di non poterla mai raggiungere, la ripongono volentieri in questa illusione.”
“Pensa alla storia dell’umanità e al progresso che ha fatto l’uomo in termini materiali. Ha allungato la sua vita, va sulla luna, ma davvero non ha fatto alcun progresso dal punto di vista spirituale. Proprio nessuno, nessuno, nessuno. È un’illusione che l’uomo sia progredito.”
“C’era, fra il colore della sua pelle e quello della sua tonaca, una profonda contraddizione, così come c’era in quella sua posizione, seduto per terra con le gambe incrociate. Sentivo in lui, così occidentale pur in panni così asiatici, qualcosa di stonato, di fuori posto, e mi immaginavo come un giorno, circondato da quei monaci, suoi confratelli solo di nome, a parlare una lingua che non è la sua, in un posto in cui non un suono o un odore è quello di casa, Chang Choub potrebbe sentirsi terribilmente solo, solo come mai, alla fine di una vita di cui avrebbe da chiedersi, come forse già gli capita di fare, se non l’ha spesa perseguendo la meta di altri, dietro un’illusione che non era nemmeno la sua.”
“Di ciò che non è nulla in sé, l'illusione fa il nostro tutto.”
“Ciò che rende la gente insoddisfatta della propria condizione, è l'idea chimerica che si forma della felicità degli altri.”