“Il suo guaio era l’innocenza. Tutt’a un tratto egli scoprì non già quel che voleva fare ma quel che doveva fare, e doveva farlo volente o nolente, perché se non lo faceva sapeva che non avrebbe mai più potuto vivere con se stesso per il resto della sua vita, vivere con quanto tutti gli uomini e le donnemorti per fare lui gli avevano lasciato dentro affinché lui a sua volta lo tramandasse, con tutti i morti in attesa e intenti a scrutare se lo faceva bene…”