“Se tardi a trovarmi, insisti,se non ci sono in un posto,cerca in un altro,perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.”
“Un monaco al suo anziano:- Com’è possibile trovare un po’ di sollievo in questa valle di lacrime?L’anziano gli rispose:- Basta non avere troppa memoria per ciò che riguarda il passato, né troppa immaginazione per quanto riguarda il futuro.”
“Un pagano, noto per la sua avarizia, vuole convertirsi al cristianesimo e si reca in un monastero:- Il mio nome è Giosuè Berhsan e vorrei esserebattezzato – dice all’abate.- Con quale nome? – gli chiede il santomonaco.- Giovanni Battista.- È un nome un po’ impegnativo. Perché lo hai scelto?- Per non dover cambiare le iniziali della nostra biancheria.”
“Abba Serapione, immobilizzato nella sua cella, diede un giorno una monetina a un fanciullo che era venuto a trovarlo.- Dalla in elemosina – gli disse – al primo poverovecchio che incontri.Alcune ore dopo, il ragazzino ritornò:- Ho fatto. Ho dato la monetina a un vecchio.- Era davvero povero?- Si, era costretto a vendere datteri e dolciumi.”
Di un uomo del mondo che disturbava continuamente abba Macario con mille sciocchezze, l’anziano disse: “Mai la sua presenza sarà all’altezza della sua assenza”.
Disse un giorno abba Serapione a un giovane novizio troppo prodigo di lodi: “Fa’ attenzione. Sovente si lodano le persone in rapporto alla stima che hanno per noi…”