“Dio personale, se è davvero personale, cioè libero, creativo e non necessitato, non può essere né onnisciente né onnipotente. Lo era prima della creazione, nella dimensione dell’eternità, senza tempo e senza spazio, quand’era veramente «assoluto», cioè sciolto (ab-solutus) da ogni relazione, privo di legami e quindi veramente onnipotente, onnisciente, onniveggente... onni-tutto. Ma la decisione di creare ha significato al contempo l’abbandono dell’assolutezza e di tutti gli onni che ne conseguono, la rinuncia alla pienezza del potere a favore dell’autonomia dell’esserecreato.”
“Il solo lavoro che ci è stato affidato quando siamo venuti al mondo è di creare. Tutto ciò che facciamo è una creazione, da un lavoro, ai bambini, ai pensieri. Tutti noi creiamo in ogni momento, è tutto ciò che facciamo.”
“Datemi della materia, e con essa io creerò un mondo!”
“Questo nostro mondo è stato costruito come un raccontoscritto magistralmente: noi seguiamo il racconto con avidità, sperando di scoprire la trama.”
“Disse un giorno abba Simeone a proposito della creazione della donna: Dio ha pensato a tutto, creando la donna. L’ha fatta bella, perché un uomo la possa amare; e l’ha fatta indulgente, perché possa amare un uomo.”
- Fratelli, non disprezzate la donna – era l’avvertimento di abba Sisoès ai suoi monaci. E continuava sorridendo:- Sapete perché? Perché Dio ha prima creatoAdamo. L’ha guardato a lungo e poi si è detto: “Devo poter fare meglio”. Allora ha creato Eva.