“Certe persone sono cattive unicamente per bisogno di parlare. La loro conversazione, chiacchiera nei salotti e cicaleccio nelle anticamere, somiglia a quei camini che consumano presto la legna: occorre loro molto combustibile, il prossimo.”
“Cordova è di quelle teste fini cui è venuta la nausea delle parole, in un paese dove tutti parlano in continuazione per fingere di sapere quello che non sanno o per ingannarsi a vicenda.”
“[Dal medico]- Apra la bocca, signora.- Oh! Grazie, grazie tante dottore.- Perché grazie, signora?- Perché tutti mi dicono di tenerla chiusa.”
“In generale accetto senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lascio perdere.”
“Gli uomini gridavano o tacevano o, se non volevano dire niente, erano capaci di parlare per ore senza dire niente di niente, per ammazzare il tempo e un’energia senza scopo, futile nelle membra, le donne invece dicevano magari il dritto per il rovescio ma andavano a segno, alludevano, staccavano fichi dai meli e facevano stracchini col latte di gallina e potevano scegliere fra il non dire per manifestare e spararla grossa per nascondere, e mettevano a frutto e mandavano a segno anche l’istante di ogni pausa. Il loro silenzio lo stordiva, quello degli uomini lo immalinconiva.”
“Chi ha troppe parole non può che essere solo.”