“L'universo si controbilancia. Le nazioni si divorano perchè una non potrebbe sussistere senza i cadaveri dell'altra. Io guardando da queste Alpi l'Italia piango e fremo, e invoco contro agl'invasorivendetta; ma la mia voce si perde tra il fremito ancora vivo di tanti popoli trapassati, quando i Romani rapivano il mondo, cercavano oltre a' mari e a' deserti nuovi imperi da devastare, manomettevano gl'Iddii de' vinti, incatenevano principi e popoli liberissimi, finchè non trovando più dove insanguinare i lor ferri, li ritorceano contro le proprie viscere.”
“La guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita.”
“Gli americani proibiscono ai contadini di coltivare il riso e gli danno il riso della California. Chiuso in casse sulle quali è scritto: Rice From Los Angeles. Ma i contadini non vogliono il riso di Los Angeles, vogliono il riso delle loro risaie. Perché è più buono, più soffice, perché le risaie esistono per coltivare il riso e quando c’è riso nelle risaie c’è anche pesce, anguille ad esempio, ed essi si nutron d’anguille quasi quanto di riso. E si ribellano. E coltivano il riso, raccolgono il riso. E sono puniti. Le punizioni variano da provincia a provincia. In certe province i contadini che coltivano il riso, raccolgono il riso, vengon mitragliati dai caccia o dagli elicotteri. E quando il caccia o l’elicottero si abbassa sulla risaia, sai cosa fanno? Si tuffano giù dentro l’acqua e ci restano, trattenendo il respiro. A volte la scampano. A volte no. Sicché, passato il mitragliamento, vedi sempre un morto o due morti o tre morti che galleggian sull’acqua fra le pianticelle di riso.”
“È troppo facile dar la colpa alla guerra, rifugiarsi dietro l'entità astratta che chiamiamo guerra e a cui ci riferiamo come a una specie di peccatooriginale, di maledizione divina. Il discorso da affrontare non è sulla guerra. È sugli uomini che fanno la guerra, sui soldati, sul mestiere più antico più inalterabile più intramontabile che esista dacché esiste la vita.”
“Quando in nome della pace si cede alla prepotenza, alla violenza, alla tirannia, quando in nome della pace ci si rassegna alla paura, si rinuncia alla dignità e alla libertà, la pace non è più pace. È suicidio.”
“La guerra è figlia della violenza che a sua volta è figlia della forza fisica, e il trinomio non partorisce che scelleratezze.”