“- Beh, io sono un vincolocieco, cara.- Non più, io ti porterò dal pelago alla riva.- Dal?- Dal pelago alla riva!- A cercare il pelago nell’uovo? Ci sto!”
“Il cuore mi si spezza al pensiero che io… che abbia potuto… trovare per tutto questo parole.”
“Sai, a volte, mentre ti scrivo, provo una strana sensazione, totalmente fisica, come se prima di poterti parlare fossi costretto a vedere le parole che mi abbandonano in una lunga fila per giungere fino a te, per consegnarsi nelle tue mani.”
“Come si può descrivere e far rivivere una persona soltanto a parole? Dio mio, soltanto a parole?”
“Il ritmo preciso dei tuoi passi si può tradurre in sillabe, parole o musiche.”
“Sono solo parole, dopotutto, e io sto qui a elemosinarle, come un mendicante.”