“Per anni in Italia siamo andati avanti a far emergere lo sguardo di chi raccontava la storia; oggi stiamo riprendendo in mano le persone, le storie della gente in cui lo spettatore può riconoscersi.”
“Io non amo il folclore, ossia la Sicilia dell’immaginario collettivo, quegli aspetti sempre uguali ritratti dal cinema. La Sicilia è per me un luogo pieno di diversità, dove trovi tutte le sfaccettature dell’animo umano, tutte le ambientazioni possibili. È un luogo di frontiera ed è sicuramente uno specchio dell’Italia.”
“La mia forza è sempre stata il fatto che i produttori apprezzavano ciò che scrivevo, e quando ho iniziato con i cortometraggi, quindi raccontando le mie storie anche attraverso le immagini, è davvero iniziata la mia carriera di regista.”
“Mi interessa la gente e come si comporta. Altri registi ottengono suspense ruotando i pomelli delle porte e cose del genere, ma a me piace concentrarmi sulle espressioni degli attori.”
“Datemi un buon copione e sarò un regista cento volte migliore.”
“Il mio lavoro mi permette di passare moltissimo tempo ad esplorare diversi generi letterari e per me è una delle gioie più grandi.”