“La lingua proletaria è dettata dalla fame. Il povero biascica le parole per saziarsi di esse.”
“Diamo il loro nome alle cose, smettendo di trincerarci dietro a falsi moralismi. I non vedenti, sono ciechi. Le collaboratrici domestiche, sono cameriere. Gli operatori ecologici, sono spazzini. Cieco, cameriera e spazzino non sono insulti, sono vocaboli della nostra bella lingua. Diventano miserevoli laddove il disprezzo altrui, li etichetta come tali. Io sono grassa, non sono diversamente magra. Finiamola per tanto, d’indorare pillole varie ed eventuali con l’ipocrisia, altrimenti transumano in supposte.”
“- Marino: Non m'alitare!- Glauco: Non militari?”
“Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta.”
“Molte persone hanno problemi a tradurre le proprie parole in pensieri.”
“Avvocato: pianista della parola.”