Roberto Benigni si è identificato con un Donald Duck italiano. Io lo definirei piuttosto un "furby" italiano.
“Tutti i movimenti finali di Bach hanno il ritmo di una macchina per cucire.”
“La sua faccia appartiene al mare e al vento, con le larghe narici di un cavallo a dondolo e denti buoni per mordere una mela al giorno.”
“Gli ultimi quartetti di Beethoven sono stati scritti da un sordo e dovrebbero essere ascoltati soltanto da un sordo.”
“No, non ho mai sentito niente di Stockhausen. Ma credo di esserci inciampato.”
“Autore di poesie brevi. Anzi, piccole.”