La bella parolaccia di una volta viveva e vigeva in uno stretto regime di protezionismo. Gli areali in cui allignava erano rigorosamente delimitati: ricreazioni scolastiche, osterie, caserme, campi sportivi, uffici, strade trafficate, camere da letto, riunioni informali di amici oppure (un “oppure” molto importante) di amiche. Circolava quasi esclusivamente fra persone dello stesso sesso, e tendenzialmente coetanee. Trovarla scritta, o diffusa da mass media, era traumatico.
“Noi non possiamo adottare il modo di vivere che era soddisfacente un centinaio di anni fa. Il mondo in cui viviamo è cambiato, e dobbiamo cambiare con esso.”
“Questa è un'epoca di surrogati: invece del linguaggio, abbiamo il gergo; invece dei princìpi, slogan; e invece di idee genuine, idee brillanti.”
“Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.”
“Per ciò che riguarda le masse della umanità, quella a venire non sarà l'Era Spaziale; sarà l'Era della Sovrappopolazione.”
“Il fascino della storia e della sua enigmatica lezione consiste nel fatto che, di secolo in secolo, non cambia nulla, eppure tutto è completamente diverso.”