“Potrai abbandonare di tua volontà la casa materna soltanto quando ti mariti, lo dice il titolo 9 del primo libro del codice civile Delle persone.”
“Corro senza vantaggio, senza la grande risorsa del pentimento. Pentirmi non servirebbe, poiché in me stesso non c’è perdono. È possibile che non ci sia nemmeno pentimento, allora il destino è assolutamente mio; io so, nel non seguire la mia tabella dei valori, di farlo; e so e capisco perché lo faccio; ed è un fatto irremissibile. Se mi pentissi, sarebbe comunque inutile; cadrei in un’autocompassione o nella casistica; possa morire cento volte, piuttosto.”
“La poesia non è un meritoumano, ma una fatalità che si sopporta.”
“Quando mi sveglio la prima cosa che faccio per precauzione è rimettermi a dormire.”
“Il romanzo è una meraviglia, ma la sua tecnica non funziona nel racconto, lo rovina.”
“Però, vecchio mio, questo è il grande merito del sonno, la perfezione del sonnellino. Una vacanza da te stesso, non vedere e non vedersi. Perfetto, no?”