“Facciamo qualcosa per gioco se ce ne attendiamo gioia, piacere, altrimenti non svolgiamo questa attività. Nel lavoro accade invece, proprio grazie all’indipendenza dei risultati, che si svolgano attività anche spiacevoli o pericolose, in quanto la piacevolezza deriva soltanto da ciò che otterremo. La differenza da entrambi dallo studio è che in quest’ultimo caso i risultati sono differiti nel tempo o per lo meno il loro uso è rimandato per una futura professione, mestiere, arte.”