“- Holly March: Tu sei quello che ha pestato mio padre!- Jackson Healy [amichevole]: Ehi!- Holland March: No, che ha rotto un braccio a tuo padre, c'è una grossa differenza. Ma non ti preoccupare, l'ha fatto solo per soldi.- Holly March: Tu pesti le persone e ti fai pagare?- Holland March: Già, triste, eh?- Holly March: È il tuo lavoro?- Jackson Healy: Sì.- Holly March: Pazzesco! Quindi, ehm, quanto vorresti per pestare la mia amica Janet?- Holland March: Cosa?!”
“E così per alcuni scrittori, incluso quell'impertinente glorioso di Bukowski, il sesso è ovviamente tragicomico. Non ne scrivo come di uno strumento ossessivo. Ne scrivo come di una risata su un palcoscenico su cui dovete finire per piangere anche voi, come di un intermezzo, tra un atto e l'altro. Pensate a tutti i milioni di persone che vivono insieme anche se non gli piace, odiano il lavoro ma hanno paura di perderlo, non c'è da meravigliarsi se hanno la faccia che hanno.”
“Scarpe da lavoro. E io dentro di loro con le luci spente.”
“A volte penso che il lavoro che ho fatto sia grandioso.”
“C'è il lavoro che è lavoro e c'è il gioco che è gioco; c'è il gioco che è lavoro e il lavoro che è gioco. E solo in uno di questi si trova la felicità.”
“Io scrivo per evadere... per evadere dalla povertà.”