Per dare la sua opinione su una cosa dovrà sempre riferirla a un possibile contesto. Per lui niente è stabile. Ogni cosa è suscettibile di trasformazione, è parte di una totalità, di innumerevoli totalità, che probabilmente appartengono a una supertotalità, che però lui non conosce affatto. Così ognuna delle sue risposte è una risposta parziale, ogni suo sentimento è solo un punto di vista e, di una cosa, non conta per lui che cos’è, ma sempre e soltanto un secondario “com’è”, un accessorio qualsiasi.
Nato | 6 novembre 1880 a Klagenfurt, Carinzia |
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Morto | 15 aprile 1942 a Ginevra |