“- Franca: È uno dei più bei collegi della Svizzera! E poi ci vanno solo i figli di gente ricchissima!- Mariolino: Ma... allora io che ci faccio lì?- Andrea: Beh.. ti alleni! Non si sa mai un domani nella vita, un colpo di culo...”
“La presentazione della matematica nelle scuole dovrebbe essere psicologica e sistematica, l'insegnante dovrebbe esserediplomatico. Dovrebbe tenere conto dei processi psichici del ragazzo per capirne gli interessi, quindi dovrebbe presentare le cose in una forma intuitivamente comprensibile. La presentazione astratta è possibile solo nelle classi superiori.”
“Tutti noi impariamo a scrivere alle scuole secondarie. Molti di noi proseguono per cose più grandi.”
“L'idea di istruzione è stata così legata alle scuole, alle università, ai professori, che molti presumono non ci sia altro modo per istruirsi, ma l'istruzione è disponibile a chiunque abbia a portata di mano una biblioteca, un ufficio postale, o anche un'edicola.”
- Indiana Jones: C'è una novità, tu riprendi gli studi e finisci la scuola.- Mutt: E che ne è stato del "non permettere a nessuno di dirti il contrario"?- Indiana: Quello era prima che diventassi tuo padre.
Si dice che il nostro sistema scolastico non abitui gli studenti a seguire una dimostrazione formale. Ma io sono pienamente sicuro che i lettori sapranno superare lo scoglio di questo capitolo, proprio come fece mia madre anni fa. Da giovane non aveva finito le scuole superiori e in età ormai avanzata volle colmare le sue lacune iscrivendosi a un corso serale di fisica presso un community college. Se la cavò benissimo, prendendo il massimo dei voti ai test. Un giorno il suo insegnante la convocò e le disse: «Ho letto un articolo sul “New York Times” a proposito del fatto che un certo Leon Lederman ha vinto il Nobel per la fisica. Per caso è suo parente?» «È mio figlio» rispose lei con orgoglio. «Ah, ecco perché è così brava in fisica». «No, ecco perché lui è così bravo».