“Il dialogo vedico con il divino non è quello di una creatura completamente nuda e impotente che si inchina davanti a un Creatore onnipotente e distaccato, bensì quello di un compagno che svolge la sua parte nel mistero supremo della realtà.”
“Sono così forti i lacci del tuo amore che io non posso uscirne... Lasciami pure la libertà: io ti amerò dappertutto, io ti cercherò sempre.”
“Se per un cittadino l’obiettivo prioritario è quello del bene comune, per un cristiano l’obiettivo sarà quello di abbattere il poteretemporale dell’istituzione a cui appartiene, incarnando i valori della tolleranza, della misericordia, della solidarietà e della giustiziasociale. Nella Chiesa il credente si sente figlio di Dio, ma anche fratello di tutti gli altri uomini e donne che camminano accanto a lui e che non si riconoscono nella Chiesa; un cristiano sente che ogni persona porta in sé scolpita l’immagine di Dio.”
Se penso anche a tanti fedeli delle nostre messe domenicali, che fanno a gara per fare atto di presenza ai riti e alle iniziative parrocchiali solo per “farsi vedere”, per puro gusto dell’affermazione di sé o per esercizio di un potere che non sono riusciti a ottenere da nessun’altra parte.
“Il cristiano si sporca le mani, non ha nulla da insegnare, ha da testimoniare.”
“Il cristiano deve far sentire la sua voce nel dibattitopolitico e pubblico, perché anzitutto ascolta, e poi consiglia, mette in guardia, ma non può pretendere che la legge evangelica sia tradotta in legge vincolante per tutti.”