“Il dialogo vedico con il divino non è quello di una creatura completamente nuda e impotente che si inchina davanti a un Creatore onnipotente e distaccato, bensì quello di un compagno che svolge la sua parte nel mistero supremo della realtà.”
“Se sono credente? Dio solo lo sa.”
“C'è gente profondamente credente, aspetta solo una religione.”
“Nessuna quantità di manifesta assurdità potrebbe dissuadere dal credere coloro che vogliono credere.”
“Oggi è la maggioranza dei credenti a non ritrovarsi più con i dettami della fede e della morale ufficiale, e la perplessità, che ai tempi di Maimonide interessava una ristretta cerchia di dotti, oggi invade la coscienza dei più.”
“Il vero uomo è l’uomo giusto e buono, e non c’è niente di più importante e di più bello dell’essere giusti e buoni, del coltivare dentro di sé una relazione con la realtà all’insegna di un radicale inter-esse, della relazione armoniosa. Credere in Dio significa estendere questa filosofia di vita alla storia e alla natura, significa assegnare a questa prospettiva un respiro storico e cosmico, significa ritenere questo sentimento relazionale di inter-esse con ogni fenomeno vivente la dimensione più bella e definitiva della vita.”