“C’è una generazione di meridionali che non vuole più andarsene e, conoscendo il mondo, vuol saperne di più del suo Sud e viverci; e, per viverci bene, migliorarlo, migliorando la propria condizione; e pensa di poter fare molto con poco e che quel poco a Sud valga più del molto altrove.”
“Si restava sempre legati a seccature varie, parenti scomodi, stranesuperstizioni, abitudini e tradizioni. Ci si trasportava dietro l’eredità delle generazioni precedenti come stracci di cui non ci si poteva disfare. Un padre non era il padrone del proprio figlio.”
“La scelta è chiara: o non facciamo nulla e permettiamo che un futuro deprimente e probabilmente catastrofico abbia il sopravvento su di noi, o utilizziamo la nostra conoscenza del comportamentoumano per creare un ambientesociale nel quale dobbiamo vivere una vita produttiva e creativa e dobbiamo farlo senza mettere in pericolo le opportunità di coloro che ci seguiranno di poter fare lo stesso.”
“Nessuno della tua generazione sa bere: lo fate per le ragioni sbagliate. La mia generazione beve perché bere è bello; anche più bello di quando ti slacci il colletto. Perché noi ce lo meritiamo; perché tutti gli uomini bevono. Voi, con le vostre angosce e i vostri pensieri tristi, state sempre lì a leccarvi delle ferite immaginarie.”
“La letteratura trasmette esperienze pregnanti... da generazione a generazione. In questo modo la letteratura diventa memoria vivente di una nazione intera.”
Siamo una strana generazione, noi: abbiamo passato la prima metà della vita a superare l’idea romantica che un’amica fosse qualcuno con cui dividevi tutto e con cui eri leale fino all’autolesionismo, come Candy con Annie; e la seconda metà a vedere il concetto di “amico” deprezzato dai social network che definiscono tali anche persone delle quali non sai nulla e che non potresti mai chiamare se bucassi una gomma nella notte.