“C’è una generazione di meridionali che non vuole più andarsene e, conoscendo il mondo, vuol saperne di più del suo Sud e viverci; e, per viverci bene, migliorarlo, migliorando la propria condizione; e pensa di poter fare molto con poco e che quel poco a Sud valga più del molto altrove.”
“Se per la mia generazione l’angoscia stava nel rischio di essere integrati, il disagio giovanile contemporaneo nasce all’opposto dal non sentirsi sufficientemente integrati nel principio di prestazione in cui si è ormai trasfigurato il principio di realtà.”
“E' l’ennesimo segno di arroganza di una generazione che ha buttato al vento la propria occasione di cambiare le cose e si riserva comunque di darci buoni consigli, dopo averci dato cattivi esempi.”
“Noi, parlo della mia generazione, siamo a un bivio. Dobbiamo scegliere se fare i polli di batteria o avere il coraggio di usare un linguaggio diverso.”
“Dobbiamo abituarci a pensare che le scelte per un Paese non si fanno per le elezioni successive, ma si fanno per le generazioni successive.”
“La nostra generazione, cresciuta in condizioni di mediaagiatezza ed educata all’Università, si ritrova in un mondo molto diverso da quello in cui sperava.”