“Trovavo ridicolo che due poliziotti se ne andassero in giro su una macchina a strisce color rosso pomodoro.”
“Aggiungere il sonoro ai film è pari al mettere il rossetto alla Venere di Milo.”
“Ognuno è il film che fa, e ognuno fa il film che è in quel momento.”
Ho telefonato ai miei nonni e mio nonno mi ha detto: "Abbiamo visto il tuo film". "Quale?" gli ho chiesto. Allora ha gridato: "Betty, qual era il titolo di quel film che non mi è piaciuto?".
[Su Romanzo criminale] Il film nasce da un bel libro, Bigazzi è il mio direttore della fotografia, ed è anche un direttore "etico". Bisognava stare attenti a non trasformare i personaggi in eroi. Sullo sfondo c'è lo scempio dell'Italia, Bologna, i cadaveri. Più che un film di criminali, ho cercato di fare un film civile.
“[Su Romanzo criminale] Mi sono emozionato quando ho letto la sceneggiatura, poi ho letto il romanzo, che è di una bellezza straordinaria; in più c'è tutta la tragedia del nostro paese. Ho voluto raccontare quegli anni, accentuando anche episodi come quello della strage di Bologna per far conoscere quel periodo terribile dell'Italia ai più giovani.”