“Quando sei un po’ meno infelice, la chiami felicità. Non è vera felicità, si tratta solo di una minor infelicità, rispetto al normale; quando quella quantità aumenta, entri in uno stato d’angoscia. Ma sono tutti stati di infelicità, che a volte diminuisce e a volte aumenta; in ogni caso, tu non hai ancora conosciuto la felicità. Certo, hai conosciuto il piacere... Il piacere si ha quando si dimentica l’infelicità. L’infelicità resta, ma te ne dimentichi. Vai al cinema, ti coinvolgi nella trama, sei così attento da farti prendere dalla storia, al punto che ti dimentichi di te: per due, tre ore esisti come se non esistessi; poi, una volta uscito dal cinema, rientri nel tuo sé abitudinario e nella tua routine di infelicità.”
“Devo sforzarmi di sottomettere la mia mente a quella che è la mia sorte. Devo imparare a sopportare l'idea d'essere più felice di quanto io non meriti.”
“Desidero parlare della felicità e del benessere, di quei momenti rari e inaspettati in cui la voce dentro la tua testa tace e ti senti tutt’uno con il mondo. Desidero parlare del clima ai primi di giugno, di armonia e di benefico riposo, dei pettirossi e dei fringuelli gialli e degli uccelli azzurri che guizzano oltre le foglie verdi degli alberi. Desidero parlare dei vantaggi del sonno, dei piaceri del cibo e dell’alcol, di quello che succede alla tua mente quando esci nella luce solare delle due del pomeriggio e senti il caldoabbraccio dell’aria attorno al corpo.”
“Esserefelice, questo non è un buon segno, è che la sfortuna ha perso il treno, e arriva con il seguente.”
“Ci sono secoli inquieti, secoli sicuri, secoli disastrosi, secoli trionfali, secoli bui, secoliluminosi; secoli felici non ce n'è.”
“Se la tua felicità dipende da quello che fa qualcun altro, credo che tu abbia un problema.”