“Quando sei un po’ meno infelice, la chiami felicità. Non è vera felicità, si tratta solo di una minor infelicità, rispetto al normale; quando quella quantità aumenta, entri in uno stato d’angoscia. Ma sono tutti stati di infelicità, che a volte diminuisce e a volte aumenta; in ogni caso, tu non hai ancora conosciuto la felicità. Certo, hai conosciuto il piacere... Il piacere si ha quando si dimentica l’infelicità. L’infelicità resta, ma te ne dimentichi. Vai al cinema, ti coinvolgi nella trama, sei così attento da farti prendere dalla storia, al punto che ti dimentichi di te: per due, tre ore esisti come se non esistessi; poi, una volta uscito dal cinema, rientri nel tuo sé abitudinario e nella tua routine di infelicità.”
“Il segreto della contentezza è sapere come godere ciò che hai, ed essere capaci di perdere ogni desiderio per le cose al di là delle tue possibilità.”
“Le persone sono felici tanto quanto si mettono in mente di esserlo, il 98% della felicità sta nella mente.”
“E se noi valessimo più della felicità?”
“Chi si ferma a leggere, a coltivare la propria individualità, a sognare l’impossibile, non ascolta le sirene che cantano la canzone della felicitàfacilefacile.”
Incontro Moravia con la moglie al Salvini. Lui: "Io sono un uomo infelice". Lei: "Tu infelice? Sei felicissimo. L’infelice sono io!" Felici tutti e due di essere infelicissimi.