“Andrò in Iran quando la guerra finirà.”
“Presto avremmo sentito puzza di carne bruciata, l’unica cosa che speravamo tutti è che fosse quella dei nemici e non la nostra.”
“Non ho nient’altro da fare. A casa sarei inutile, io so fare solo la guerra.”
“Camminavamo nell’aria umida del mattino, che si alzava dalla terra bagnata e giocava con la luce del sole: i raggi caldi penetravano fra i grovigli dei rami formando ai nostri piedi un mosaico di ombre storte e lunghe. Lì, in quel favoloso teatro della natura che si apriva davanti ai nostri occhi, sostituendo di colpo lo scenario di guerra, ero ubriacato assurdamente da un pensiero: nello stesso istante in cui noi ci ammazzavamo come dei dementi fra quelle montagne, il mondo andava avanti. Mentre noi combattevamo, ci spingevamo da soli verso la pazzia e la crudeltà, la natura continuava a vivere, ecco tutto.”
“Chi attraversa una guerra – combattendo o scappando, comunque in entrambi i casi cercando di sopravvivere – non possiede piú niente di personale, nemmeno la propria storia.”
“Ho puntato il mitra sulla colonna e ho scaricato il resto del caricatore senza fermarmi un attimo, quasi euforico. Sentivo ogni colpo addosso alla pelle, era come se a ogni esplosione l’aria mi stesse schiacciando un punto preciso della testa.”